L’altro giorno stavo spiegando, durante una lezione, l’importanza delle idee rispetto a altre cose, soprattutto nel mondo al di fuori della scuola. Quanto le idee siano molto più appetibili, da da parte delle aziende, rispetto alla sola conoscenza. Per fare questo ho presentato dei lavori di Keith Haring e di Jean-Michel Basquiat. Dei due sicuramente il primo è più affine alle mie idee, o meglio all’idea di arte che avevo da ragazzo: una linea pulita e spessa che delimita delle superfici piatte, con colori primari e vivi.
Ecco adesso vorrei iniziare un ritorno a questo tipo di sperimentazione, negli ultimi tempi sono passato da delle immagini in cui il colore era predominante rispetto alla linea, non vi era una reale linea di contorno, le immagini erano generate da dei piani di colore, ad una lenta scomposizione di questi piani attraverso l’inserimento di linee più scure.
Queste linee sono diventate sempre più incoerenti rispetto al disegno stesso, ma utili a inserire una trama di fondo,  per poi passare nell’ultimo periodo alla scomposizione in linee, con direzioni limitate, nervose, che spezzettano il disegno, smaterializzano le superfici, queste ultime a volte colorate con colori primari, a volte lasciate bianche.